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IL BANCARIO VOLANTE FA IL GIRO D'ITALIA





I l sogno di chi vola nella pianura padana, è quello prima o poi di fare un bel giro d'Italia in volo, le emozioni di quando sorvoli lo stretto della Sicilia, quando atterri in riva al mare di fronte alle isole Eolie, è una cosa che mi rimarrà per tutta la vita.
Questo vuole essere il resoconto di una settimana dal 5 giugno all'11 giugno 2004 dedicato alla passione che più da emozioni, volare…..
Il fattore che mi ha spinto a questa bella ed indimenticabile avventura, è sicuramente il desiderio di vedere posti nuovi da una prospettiva non usuale.
Dopo una lunga e meticolosa preparazione del piano di volo, delle soste per i rifornimenti, delle previsioni meteo, che preannunciavano l'imminente arrivo dell'Anticiclone delle Azzorre, quindi di un periodo di tempo stabile, dei controlli meccanici del mitico Eulalio, ovvero il mio Flash Light motorizzato Rotax 912 80 hp, ho deciso di fissare la settimana di ferie in ufficio e di lasciare il mio bel orologio alla mia compagna per scaramanzia.
Fino a tre giorni prima della partenza ero solo nella mia impresa, poi al campo di volo di Crespiatica dove ho fatto scuola e conseguito i miei bei brevetti, mi avvicina Enrico, pilota anche lui, una persona che conosco per la sua assidua frequentazione del campo e per la sua voglia di volare, mi chiede del mio progetto senza scendere nei dettagli, ne parla con la moglie e in dieci minuti al massimo mi dice "dai vengo anch'io", "bene" gli rispondo, "ci vediamo sabato alle 6.00 am per il decollo", gli ricordo che il mio ultraleggero non ha molto spazio per i bagagli, ma lui da buon pilota bergamasco già lo sapeva.
Il sabato mattina presto ero al campo, l'aereo lo avevo lasciato fuori dalla sera prima, erano le 5.30, il tempo era previsto discreto lungo la rotta che ci avrebbe portata a Montegiorgio, Civitanova Marche.
Poco dopo vedo arrivare a bordo del suo fuoristrada Enrico con la moglie, ci siamo si parte!!!!!
La prima tratta la conosco bene, l'ho fatta diverse volte l'anno scorso per andare a trovare mia mamma che abita da quelle parti.

I° GIORNO: CRESPIATICA-MONTEGIORGIO 411 KM un ringraziamento a Cesare Rossi
Caricati i nostri pochi bagagli, fatti gli ultimi controlli ci portiamo in testata della nostra pista di Crespiatica.
Non è lunga sono 380/400 mt tenuti come un biliardo, facciamo le prove motore, porte chiuse, cinture allacciate, finali liberi, guardo in faccia Enrico e gli dico "pronto?" un cenno d'assenso e via tutta manetta si parte……
Una emergenza finita bene
Eravamo tranquilli anche se la perturbazione prevista nella tarda mattinata intorno a Bologna sembrava essere in anticipo, intorno a Cremona comincia a piovere, il cielo avanti a noi non sembra dare segni di miglioramento, l'aria è pulita malgrado l'intensificarsi della pioggia.
Poi intorno ad Imola, Enrico mi domanda "non senti odore di bruciato??" gli faccio cenno di no, poi lo sento anch'io, cerchiamo di capire poi vediamo uscire un fumo denso da sotto i sedili, "ok" dico "scendiamo", via motore muso in basso iniziamo a scendere alla ricerca di un campo decente nei paraggi.
Vediamo un campo di grano bello lungo decidiamo di scendere mentre cerchiamo di capire cosa possa essere la causa del problema.
L'unico componente elettrico attivo era la strobo, Enrico stacca il comando mentre io ero pronto ad atterrare, improvvisamente il fumo cessa, "bene!!!" esclamo guardo il GPS che mi indica un campo volo vicinissimo, Imola, decido di fare rotta sul campo per avere meno rischi….le ultime parole famose….
In sottovento vediamo due cavi d'alta tensione alle due testate, in prossimità della virata di base, noto una specie di bandiera rossa, sintomo di non agibilità, fa niente siamo in emergenza si scende….
La pista è corta saranno 250 mt, fuori tutta la biancheria, come si dice in gergo, dentro tutto motore per avvicinarmi in secondo regime per essere più lento possibile, malgrado per saltare il cavo elettrico mi mangio i primi 100 mt, tocco terra, mi attacco ai freni a disco sulla superficie erbosa e bagnata, la fine della pista si avvicina, un leggero avvallamento ci alleggerisce ed il cancello posto alla fine si fa sempre più vicino, l'impatto era inevitabile, poi ho deciso di dare tutto piede sinistro, l'aereo derapa come una macchina sulla neve e si ferma con l'ala destra sul cancello senza toccarlo.
Scendiamo, guardiamo….bhe è andata bene….bravi e fortunati…
Alziamo il sedile vediamo la centralina della strobo, era lei che emetteva fumo "scopriremo che era esploso il condensatore".
Trovata la causa pensiamo a come ripartire, facciamo il contropista, notiamo la famosa bandiera rossa che avevo visto in atterraggio, era la segnalazione di un cavo d'acciaio a circa 70 mt dalla testata opposta.
Negoziamo con il contadino, proprietario del campo, per farci togliere quel maledetto cavo e poter recuperare quei pochi ma necessari metri per ripartire.
Enrico è perplesso, io lo rassicuro, conosco bene le capacità di Eulalio, tutta manetta freni tirati due tacche di flaps, guardo il mio copilota e via….. inizio ad alleggerire intorno ai 60/65 kmh saliamo rapidamente superato l'ostacolo picchio leggermente per prendere velocità e poi via si riprende la rotta prevista convinti di aver già vissuto un bel imprevisto.
Atterriamo a Montegiorgio dopo circa un'ora.

II° GIORNO MONTEGIORGIO-ALI SUL CASTELLO un ringraziamento a Salvatore Tannoia
La mattina presto ha un sapore piacevole quando sei in ferie e ti accingi a volare. Il cielo con è bello volgiamo lo sguardo verso sud e ci sembra più chiaro, decolliamo alla volta della Puglia, l'unico punto critico è stato tra Termoli e Foggia, piove forte poi il cielo si apre e vediamo la sagoma del castello di Federico II°. Ci siamo!!! Avvistato il campo, cominciamo la procedura di discesa, tocchiamo terra, parcheggiamo e cerchiamo all'interno del gran bel agriturismo, un paio di caffè. Splendida sistemazione, cena superba…

III° GIORNO ALI SUL CASTELLO-AEROPORTO DI CROTONE grazie all'ENAC
Decolliamo con il castello avvolto nelle nuvole basse, facciamo rotta sull'aeroporto di Crotone (li avevo avvisati il giorno precedente per chiedere il permesso all'ENAC), a 5' faccio la chiamata radio, "aeroporto di Crotone da I6978", mi guidano all'atterraggio per la pista 17.
Per un ultraleggero, o meglio per me come pilota, è stata una emozione particolare, vedere due km di pista in asfalto con le segnalazioni luminose in testata. Bhe sicuramente me lo ricorderò a lungo.

IV° GIORNO AEROPORTO DI CROTONE-MINOTAORUS SICILIA grazie a Ciro Calcaterra.
Dopo le pratiche di stazionamento, ci prepariamo per il decollo. Avanti a noi ci sono due voli Alitalia. Che effetto!!! Decidiamo di decollare senza flaps, diamo tutto motore a 130 kmh, l'aereo si stacca da solo e comincia la sua rampa di salita. Facciamo rotta sul mare, direzione sud per oltrepassare il CTR di Lamezia Terme, poi viriamo verso ovest, facciamo quota, passiamo i monti della Calabria per dirigerci su Gioia Tauro e Palmi. Da qui vediamo già lo stretto e la Sicilia.
Puntiamo Milazzo sorvolando lo stretto, finalmente la sospirata alta pressione si fa sentire ed il bel tempo ci accompagna nella tratta più a sud della nostra avventura.
Atterrati a Minotaorus, sulla costa nord della Sicilia, ci facciamo un bel bagno al mare di fronte alle isole Eolie. Siamo arrivati!!!!

V° GIORNO MINOTAORUS SICILIA- SCALEA-ARMA NETTUNO grazie alla TRW di Lamezia Terme e all'accoglienza di Sabaudia e Arma Nettuno.
Di buona mattina decolliamo dall'Aviosuperficie di Minotaorus, facciamo rotta su Milazzo, davanti a noi un manto di nuvole basse che avvolgono lo stretto di Messina, ci mettiamo alla quota permessa sorvolando il manto bianco direzione Palmi, pochi minuti…e siamo di nuovo in continente. Puntiamo su Vibo Valenza, facciamo la chiamata radio alla Torre di Lamezia Terme, con la quale ho preso accordi la sera precedente per chiedere l'orario migliore per il transito del CTR vicino la costa, molto cortesemente ci guidano, riportiamo ad Amantea, poi via su Scalea.
Atterriamo per fare rifornimento.
Dopo pranzo e un doveroso riposo sotto le ali, ridecolliamo direzione Arma Nettuno, dobbiamo oltrepassare il golfo di Napoli, facciamo rotta sul mare per essere più esterni possibile al CTR di Capodichino, ci sintonizziamo sulla frequenza radio di Napoli, sorvoliamo Capri, Ischia, poi ci mettiamo bassi sul mare e puntiamo su Fondi.
Sul mare si vola bene, le turbolenze si annullano e lo spettacolo è meraviglioso. Giunti sulla costa laziale, dopo un breve volo, siamo a Sabaudia. Atterriamo, facciamo benzina e ripartiamo alla volta di Arma Nettuno dove scendiamo ricoveriamo Eulalio in uno splendido hangar e ci rilassiamo dopo una giornata impegnativa.

VI° GIORNO ARMA NETTUNO-SERRISTORI grazie a Rossano e Franco
Oramai siamo quasi a casa, la voglia di decollare di nuovo ci porta a svegliarci prima del solito. Il caffè preparato la sera prima, malgrado sia freddo, ha un sapore piacevole. Dopo i controlli di rito, ci portiamo in pista. Via…. si riparte!! Sorvoliamo Roma tra i CTR di Guidonia e Fiumicino, arriviamo a Arrow, Alituscia e poi ancora a nord. Di fronte a noi si staglia il monte Amiata facciamo quota, ci giriamo vicino e puntiamo su Serristori, c'ero stato l'anno precedente, atterriamo e ci infiliamo nel bar aperto per un altro caffè. Ci consegnano le chiavi delle stanze e ci rilassiamo un po' dopo aver fatto finalmente il bucato.
L'indomani ci aspetta l'ultima tratta fino a casa. Faremo rientro anticipato per via di un peggioramento delle previsioni meteo per sabato. Ci godiamo l'ultimo giorno chiacchierando con Rossano, un gran pilota dei Baroni Rotti.
Cena al ristorante con un mitica fiorentina e poi dopo aver rivisto il piano di volo e salutato le poche ma grandi persone presenti, ci prepariamo per l'ultimo volo di questa grande avventura.
VII° GIORNO SERRISTORI-CRESPIATICA grazie Enrico

E' l'alba, siamo particolarmente carichi, sarà per via che si rientra, sarà per via che ci sentiamo quasi a casa, e quando voli e riconosci i tuoi riferimenti visivi, ti senti più sicuro e tranquillo. E' una strana sensazione, che solo chi vola sa capire. Puntiamo Barberino del Mugello, facciamo quota e vediamo alla nostra sinistra Firenze. Scolliniamo a circa 5000 piedi, vediamo Bologna a est, sotto comincia la pianura, la grande immensa pianura Padana. Il paesaggio cambia, è esteticamente meno bello, tutto piano, un intersecarsi di campi coltivati, una foschia bassa, i paesaggi ammirati fino a poche ore prima sono solo un ricordo nella nostra mente. Puntiamo su Cremona, il prossimo waypoint è Crespiatica. Siamo a casa. Come tocchiamo terra un saluto con il copilota… è fatta!!! Volevo solo raccontare una settimana passata sui cieli d'Italia che ci ha visto fare 2740 km in 20,38 ore di volo con 12 atterraggi in posti diversi, per molti sarà una cosa da poco, per me è stato indimenticabile… adesso sono rientrato in ufficio. Sembra essere passato tanto tempo, mentre solo pochi giorni fa sorvolavo la Sicilia.
Un ringraziamento particolare per una esperienza che non dimenticherò mai…
Grazie Enrico ed Eulalio


Il bancario volante
Paolo