La richiamata

 

Per chi, invece di darsi al golf, ha pensato bene di voler imparare a pilotare, la richiamata è la fase del volo che fra tutte suscita maggiormente la necessità di porre domande all'istruttore. Probabilmente, proprio in queste situazioni, gli istruttori rimpiangono la rinuncia al golf fatta dai loro allievi! La richiamata … ovvero la fase di transizione tra la discesa da un dolce sentiero ed una fugace carezza alla pista, con le ruote che sfiorano il suolo, la potenza al minimo e la velocità che si riduce. Molto è stato detto e scritto su dove la richiamata debba essere effettuata, qui di seguito elencherò alcuni di questi "buoni consigli" insieme ai miei commenti, più per valore documentale che perché io sia d'accordo. La mia opinione personale è che l'atterraggio non sia insegnato nel modo più efficace, ma ne parleremo oltre. Ecco dunque questi consigli, che si possono trovare su vari libri, più o meno nuovi.

"Ad un'altezza ragionevole, tirate dolcemente la barra indietro e fate volare l'aereo poco al di sopra del suolo." Io non sono d'accordo: ciò che per qualcuno può essere "ragionevole", per un altro può risultare "inconcepibile". Inoltre, cosa potrebbe essere "ragionevole" per un mezzo, potrebbe aver già demolito il carrello di un altro.

"Quando il terreno vi si avvicina rapidamente e voi dovete fare qualcosa …"Apprezziamo la componente drammatica di questa frase, che racchiude comunque della verità, poiché avvicinandosi al punto di una corretta richiamata, la vicinanza del terreno aumenta la sensazione di velocità. Una variazione di questa è: "Quando il terreno pare spalancarsi e venire verso di voi …" oppure "Quando iniziate a rendervi conto del movimento del terreno …".

A molti istruttori piace dire "Richiamate all'altezza di un autobus a due piani", che va bene per chi ha viaggiato su di un autobus di Londra, ma non tutti ne hanno già avuto l'occasione. Od ancora "Tirate dolcemente la barra a circa quattro metri di altezza sulla pista" mentre dati sperimentali sembrano indicare che i piloti esperti lo facciano prima.

In verità, è difficile misurare un'altezza, perché quattro metri visti da un'alta scala sono diversi dagli stessi quattro metri visti da dentro un aereo che vola tra gli 70 ed i 160 Km/h, a seconda del tipo. La corretta posizione sopra la pista per iniziare la richiamata, secondo me, può essere imparata solamente con l'esperienza visiva, dimostrata dall'istruttore. Questi sono alcuni dei più comuni problemi che ho incontrato addestrando i piloti:

1) Il rimbalzo. Questo è il risultato che di solito si ottiene ricercando la perfezione ad un livello di pratica insufficiente. E' molto meglio iniziare la transizione un po' più presto ed eseguire una rotazione graduale (Figura 14a) che continuare il finale fino ad un paio di metri da terra prima di tirare la barra. In questo modo (Figura 14b) si rischia di "piantarsi nella pista". Inoltre, se le ruote sono molto vicine al suolo dopo la richiamata, il contatto avverrà prematuramente ad una velocità troppo elevata, un problema che sarà discusso tra breve.

2) L'effetto "bolla" (eccesso di richiamata). Questo problema è spesso il risultato che si ottiene adottando la tecnica mostrata nella Figura 14b. Per non voler "piantarsi nella pista" i piloti inesperti sono talora tentati ad accentuare la rotazione, con le conseguenze mostrate nella Figura 15. A questo punto, il rischio è che la velocità anemometrica scenda rapidamente e, se non si da immediatamente potenza per la riattaccata, l'aereo cadrà pesantemente al suolo. Siccome la "bolla" ha fatto riguadagnare un po' di quota, l'impatto può causare costosi danni alla struttura. In una situazione simile, un pilota esperto darebbe quel tanto di potenza che basta a posarsi dolcemente sulla pista. Ma, qualunque sia il vostro grado di esperienza, avendo a che fare con una situazione quale quella della Figura 15, non fatevi mai tentare dallo spingere avanti la barra senza dare potenza. Ricordate: avete il muso alto, poca velocità e parecchia aria tra voli e la pista. A meno che ci sia molto spazio davanti a voi per abbassarvi di nuovo amministrando saggiamente la manetta, date tutto motore e riattaccate. Questi consigli sono anche validi per correggere un rimbalzo.

La corretta sequenza degli eventi alla fine del corto finale è:

1) All'altezza appropriata sulla pista, appoggiate indietro la barra e modificate gradualmente la traiettoria da un sentiero in discesa ad uno parallelo al suolo.

2) Togliete motore.

Notate che un parte di potenza viene lasciata finche l'aereo è vicino al suolo. Un errore comune fra i piloti poco esperti è la tentazione di passare da un avvicinamento assistito dal motore ad una planata durante l'ultima parte dell'approccio, ad una quota ancora considerevole. Questa deprecabile abitudine può essere accettata su addestratori biposto. Ma su aerei più veloci e potenti, magari a pieno carico, la riduzione improvvisa della potenza a bassa velocità provoca una rapida affondata, che può avere costose conseguenze quando la pista arriva a toccare le ruote.