Atterrare su campi corti

 

Nei bei tempi andati dei biplani degli anni '20 e '30, quando velocità in atterraggio di 70 Km/h erano considerate abbastanza elevate, le piste oggi ritenute "corte" sarebbero state adeguate per un aeroporto molto trafficato. Questo è facile da capire se si pensa che gli aerei di linea del tempo volavano ad una velocità di crociera di 135 Km/h, la stessa a cui alcuni fra i più veloci monomotori da turismo oggi eseguono l'avvicinamento . Poco per volta le velocità di avvicinamento sono andate via via aumentando e molti si sono chiesti se mai avrebbero raggiunto livelli inaccettabili. Fortunatamente per noi tutti, sugli aerei di linea dell'ultima generazione l'avvicinamento si esegue ad una velocità un poco inferiore rispetto a quanto si facesse in precedenza e gli aerei dell'aviazione generale si sono stabilizzati sui 110 Km/h.

In se stessa, una velocità d'atterraggio relativamente elevata non reca al pilota alcun problema particolare. Anzi, molti degli aerei leggeri di oggi sono più facili in atterraggio che i loro "nonni", mentre sotto molti aspetti, aerei più pesanti che fanno l'avvicinamento a 200 Km/h sono addirittura meno impegnativi. A titolo di esempio si fornisce una lista delle velocità di approccio e delle corse di atterraggio di alcuni velivoli. Si considerano atterraggi eseguiti con tecnica standard, assistiti dal motore, su piste a livello del mare, in assenza di vento ed alla temperatura di 15 °C.

Tipo di aereo Velocità di avvicinamento (Km/h) Corsa di atterraggio (m)
Cessna 152 108 143
Robin R2112 Alpha 108 177
Piper Tomahawk 112 195
Cessna P210 Centurion 135 230
Piper Archer II 135 270
Robin Aiglon 126 330
Cessna 340 170 237
Cessna 421 Golden Eagle 180 220
Beech Super King Air 200 185 330
BAe 125/700 215 1050
Douglas DC10-30 225-261* 1500-1830*

* a seconda del peso all'atterraggio

Si notano alcune indubbie sorprese. Ad esempio, chi avrebbe pensato che un Beech Super King Air 200, ai limiti superiori della classe dei velivoli leggeri, con un peso massimo al decollo di 5.700 Kg, potesse avere una corsa d'atterraggio uguale a quella di un Robin Aiglon, ovvero un leggero monomotore da turismo? Ma il King Air ha l'inversore di spinta! Notate anche come alcuni bimotori a pistoni, grandi, pesanti e veloci, come il Cessna 340 ed il Cessna 421 Golden Eagle richiedano una corsa d'atterraggio inferiore di alcuni monomotori. Perché? Ci sono varie ragioni: maggior resistenza dei due dischi delle eliche e freni più efficienti, per citare due fra i fattori più importanti.

Un breve confronto di questo tipo illustra come la velocità di avvicinamento, fra velivoli diversi, non determini direttamente la lunghezza della corsa d'atterraggio. A questa considerazione è importante associare la seguente: date le stesse condizioni d'atterraggio (superficie della pista, peso dell'aereo, vento in superficie), per ogni particolare tipo di aereo, la corsa di atterraggio - o meglio la distanza di atterraggio oltre un ostacolo di 15 m - è direttamente influenzata dalla velocità di avvicinamento. A giudicare dal numero di incidenti che avvengono durante tentativi di atterraggio su aviosuperfici e piste corte, questa ovvia considerazione merita di essere sottolineata. Inoltre, è la chiave di volta di ogni buon atterraggio corto.