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> Se non ricordo male, in interventi precedenti riguardanti il filtraggio, si
> raccomandava di NON filtrare la miscela con la pelle di daino, ma di
> filtrare prima la benzina e poi aggiungere l'olio. Qualcuno più esperto di
> me può chiarire il dilemma? Altro quesito: qualcuno ha avuto problemi di
> condensa e conseguente H2O nella benzina utilizzando serbatoi di tipo marino
> (quelli in plastica rossa). Al mio campo di volo, dove tutti usano questo
> tipo di serbatoio, e dove spesso i mezzi vengono lasciati parcheggiati con
> poca miscela a bordo, nonostante il clima "padano" nessuno ha mai lamentato
> problemi di questo tipo (o perlomeno io non l'ho saputo). Saluti e buoni
> voli a tutti.

Caro amico,

1) confermo: la pelle di daino CONSENTE liberamente il passaggio della benzina ANCHE se MISCELATA ad olio (PURCHE' IN SOLUZIONE)... Non è una raccomandazione, ma una mera constatazione. Anch'io penso che non sia un toccasana per la pelle farle filtrare miscela, soprattutto con titoli di olio superiori all'1~2%, e probabilmente il suggerimento da te riportato traeva origine da tale circostanza.

2) Taniche "marine": il problema della formazione dell'umidità di condensa è legato all'escursione termica dell'aria che attraverso gli sfiati (ed il consumo) migra dall'esterno all'interno dei serbatoi e viceversa.
In pratica in presenza di consumo e di escursione termica negativa entra nel serbatoio aria con, per esempio, 20° di temperatura ed il 65% di umidità relativa (UR), che corrisponde ad un ben preciso quantitativo di acqua per quel dato volume.
Il successivo raffreddamento della temperatura ambiente si comunica attraverso le pareti dei contenitori all'aria precedentemente entrata, facendone diminuire la temperatura, di modo che quel medesimo quantitativo di acqua può far raggiungere al medesimo volume d'aria così raffreddata dei valori di umidità relativa prossimi al 100%, ed ecco che ha luogo la condensazione.
Il fenomeno, poi, non é più reversibile perché ormai l'acqua condensata si è raccolta sotto la più leggera benzina e non ha più la possibilità di evaporare anche quando, al successivo reinnalzamento della temperatura, se ne ripresentassero le condizioni.
Ed il ciclo si ripete ogni giorno...
Ecco dunque che un serbatoio semivuoto si comporta come un vero e proprio "generatore-estrattore" d'acqua dall'aria circostante.
Appare chiaro, quindi, che i contenitori del tipo dei fuoribordo, che hanno pareti molto più termicamente isolanti di quelli metallici o da alimenti, e che spesso hanno anche gli sfiati valvolati, minimizzano i fenomeni della condensa.

Io tengo il carburante in hangar in fusti da 200 lt. metallici, ma li tengo sempre ermeticamente chiusi altro che per il tempo strettamente necessario a riempimenti e rifornimenti. Vengono ispezionati a fondo regolarmente e non ho mai rilevato in essi la presenza di condensa.

Ciao

Adriano