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La "TANA" di ARF          by Arf

Il 21 arriva "finalmente" la chiamata per il ricovero: ore 7,30 del 29 entrata (pad. 5) e il 30 trattamento. Visto che io sarò in ospedale (e in casa accoglienza la moglie dovrebbe dormire con altre persone), decidiamo per il camper al campeggio di S. Lazzaro.

Martedì 28 giugno  = In tutta calma e tranquillità, alle 16 siamo davanti al cancello del campeggio ... che campeggio non sembra più! Il cancello cìè ancora, gli appartamenti ... si intravedono (malmessi) dietro una serie di baracche messe in mezzo all'erba alta e incolta. Proviamo a telefonare ma il numero risulta inesistente.
Bel colpo; e meno male che me la sono presa molto comoda! Ripasso, sicuro dell'inutilità, dal campeggio in zona fiera (già visionato in altra occasione) per avere la conferma della presenza di svariati camper ... ma con funzione di ... "puttanHouse" e così torno nei pressi dell'Ospedale in cerca di un parcheggio in zona blu. Oltre a quella già conosciuta, trovo un'altra "fetta" a parcheggio giornaliero propio in viale Mazzini ... e qui mi fermo. Non sarà certamente silenzioso, ma senza dubbio comodo e sicuro.

Mercoledì 29   = Il reparto di Epatologia è stato trasferito (finalmente) dal Pad. 28 al pad. 5 (sopra l'ecografia, come i primi anni) e il che mi sembra una scelta razionale. La sala d'attesa è piena di pazienti ... appunto in attesa. Dopo il prelievo il nulla, sino a quando viene la notizia che un prelievo è arrivato in laboratorio già coagulato, e così ... altro buco. Sono ormai le 16 quando sento chiedere ad un paio di pazienti di città se se la sentono di tornare a casa per ripresentarsi al mattino successivo.
Colgo la palla al balzo e faccio presente che io ho il camper a duecento metri dall'ospedale e la prima risposta che percepisco è "fantastico, abbiamo risolto un bel problema" e così eccomi col "foglio di via" patteggiato però con la tenuta dell'ago cannula che volevano togliermi. Chiedo se per cena va bene un piattino di fritto misto con un paio di bottiglie di bianco, ricevendo l'approvazione del mio medico ... "così domattina evitiamo anche l'antibiotico!".
Siamo stanchi e così alle 9, dopo un pezzo di formaggio, siamo già in mansarda. I rumori del traffico sono veramente forti, ma la stanchezza ha il sopravvento.

Giovedì 30   = Flebo e terapia antibiotica in attesa delle 10, ora in cui dovrei essere "trattato", ma di letti ancora non se ne parla! E arrivano le 14,30 quando alla fine vengo "allettato" e, poco dopo, portato in ecografia, dove mi accoglie sorridente l'infermiera. "Spero non siate troppo stanche" esordisco subito con l'Inf che risponde carinamente "quando vedo lei mi ritempro subito !" e la Dott. che mi chiede "ma ci ha visto qualche volta .. " - "Onestamente, devo dire propio che in otto-nove anni che vi "frequento" non vi ho mai visto in un attimo di tranquillità". Due boli di sonovue per studiare bene con accurata scannerizzazione dove e come intervenire.
Faccio in tempo a sentire la Dott. che richiede ago da 2cm lungo 20 e che dice alla "praticante" "Devo fare molta attenzione perchè siamo vicinissimi all'intestino ..." poi più nulla sino a quando la moglie, ormai in reparto, mi mette al corrente che sono stati trattati 4 noduli (!) e che la Dott. a metà intervento ha chiamato in aiuto ... l'Aiuto perchè aveva deciso di intervenire (sui due recidivi) anche con alcoolizzazione (10 cc). Un intervento ... doppio misto! Da aggiungere alla mia ormai discreta collezione !
Niente dolore, niente febbre, niente mangiare; solo antibiotico e soluzione salina ... però ho dormito profondamente !!!

Venerdì 1 luglio  = Altro buco per il prelievo e sempre senza mangiare (ultimo boccone il pezzo di formaggio mercoledì sera !!!) in attesa della chiamata per l'eco di controllo che arriva alle 12. Dico all'infermiera che se mi manda indietro il pranzo le addento un braccio, e lei mi garantisce che lo terrà !
L'Aiuto mi ricorda che mi ha visto anche ieri anche se io dormivo e che ha visto una Dott. aggressiva e determinata a "massacrare" quei noduli ribelli. Una Carla così ... fa paura aggiunge. Il referto: "Eseguito intervento di termoterapia di 2 lesioni del VII di 25 iperecogeno e di 20 ipoecogeno - ago di 2 cm lungo 20 con inserzione di un ago in ciascun nodulo. Durata 12 min. Si trattano i due noduli del VI e per distanziare i noduli dalle anse si iniettano 260 cc di glucosata al 5% in sede sottoglissoniana. A completamento si iniettano su tali noduli anche 10 cc di alcool." Me la vedo la mia Dott imbufalita ... "Ah vuoi fare il duro ? Tiè ... prendi questo ... ed anche quasto!"
Il controllo eco è OK, le analisi del mattino sono OK, sono senza febbre e dolori ... alle 14,30 vengo dimesso con analisi, visita ed eco di controllo programmate per il 29/7.
Il caldo è soffocante ma decido ugualmente di partire per rincasare. Il viaggio è molto sofferto ed alla fine, giunto a casa, mi butto immediatamente sul letto e ... ronfo per almeno due ore. Solita febbre a 38 (calmata con tachipirina), solita fascia ventrale indolenzita e solita agilità da bradipo sedentario ... ma ormai ... è routine !!!

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