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4-5 Maggio 2010 - Ospedale S.Orsola (BO)
2 Ricoveri in Day Ospital per Alcolizzazioni



Martedì 04 maggio   = Piove ... parcheggio l'auto nell'interrato (-3) e ci avviamo al padiglione 5 sotto l'ombrello. Alle 9,30 sono già in sala eco e come sempre il mio fegato viene attentamente scrutato da due giovani more in camice bianco che ogni tanto borbottano fra loro indicando lo schermo con un dito (l'indice!).
Questa volta non mi hanno inserito la flebo di contramal ... speriamo non sia una dimenticanza!
Sento la chiave girare nella toppa ed ecco apparire il mio "S.Bernardo con botticella d'alcool" (in verità è una fatina bionda, ma l'abbinamento con alcool puro non si addice molto ad una fatina bionda!). Mi dice "vedrà che oggi facciamo presto" e posiziona subito la sonda chiedendo un ago a 18 o 12 fori (non mi pareva di essere mai arrivato a tanto!). Mi prende il panico e stò per dire che non ho assunto alcun antidolorifico ... ma ecco l'assistente che mi inietta qualcosa (non oso chiedere cosa!).
"Si metta sul fianco sinistro ... bene così ... un respiro profondo ... trattenga il fiato ... fermo mi raccomando fermo ..."
Caspita, questa volta la "puntura" è più fastidiosa (e non credo sia dovuto ai 12 o 18 fori) ed anche la successiva immissione d'alcool è abbastanza dolorosa. La dott. si ferma e mi lascia riprendere fiato poi ... mi concede un ulteriore cicchetto; sì decisamente il dolore mi sembra più forte.
Oggi mi sono fatto 3 cc. d'alcool puro! Questa volta però sono già sul lettino e non devo "trasbordare" quando mi portano in camera (segreteria-deposito-centralino ecc.ecc.).
Sento tutto l'addome contratto e il dolore è diffuso anche se non insopportabile; sono tutto sudato e dopo circa 1/2 ora sento la salivazione che preannuncia il vomito. Avvisiamo l'infermiera che mi pratica una iniezione (Plasil ?) e pian piano la salivazione torna alla normalità; anche la sudorazione piano piano se ne va e riesco a "dormicchiare" in attesa che le 6 ore trascorrano lente. Alle 15,30 mi concedono il "via libera" e ci avviamo a piedi, ma con molta calma, alla vicina Casa di S.Francesco/Santa Clelia (già sperimentata la scorsa volta) dove abbiamo in precedenza prenotato una camera. Un vecchissimo telefilm della serie "La Signora del West" mi riporta indietro di svariati anni ma porta avanti le lancette dell'orologia e verso le 6 usciamo per una breve passeggiata sotto i lunghi portici della zona (l'intermittenza della pioggia ci impedisce di uscirne). Manca un quarto alle sette quando tentiamo di entrare nel ristorante-pizzeria abituale ma dallo sguardo del personale capiamo che ... è un pò prestino ... almeno un'altro quarto d'ora ci dicono! Allo scoccare delle 7 ci ripresentiamo e, unici al momentio, ordiniamo le pizze. Alle 8 siamo già a letto ... ma riusciamo a vedere il telegiornale e dopo un breve zapping ... ci diamo la buonanotte.

Mercoledì 05 maggio   = Entro in sala per secondo (sono le 10) e subito la Dott. mi chiede come è andata; dico che ieri è stato un pò più doloroso e che ho avuto una "Avvisaglia di vomito". Risponde che la colpa è della posizione e che è difficilmente raggiungibile anche per lei.
Questa volta vi "accede" lasciandomi supino e mi "ubriaca" (sempre troncandomi il respiro) con 10 cc in un paio di riprese. Mi congeda dichiarandosi soddisfatta ... e se è soddisfatta lei!
Oggi va decisamente meglio ma alla fatidica mezz'ora mi prendono brividi di freddo che vengono combattuti con una tripla coperta. La cosa dura però poco e dopo un quarto d'ora mi libero della doppia e attendo, con frequenti "abbioccate", il lento trascorrere delle ore. Appuntamento al 3 giugno per il controllo eco e per il referto che oggi non oso chiedere visto il "traffico a bollino rosso" che c'è in reparto! (Sì va beh, non che gli altri giorni ...).
Sono circa le 16 quando recuperiamo l'auto (30 euro) e ci avviamo al C.C. "Gran Reno" per una fantastica macedonia con gelato.


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