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20 Luglio 2010 - Ecodoppler e Risonanza Magnetica di controllo

Ecodoppler alle 12,30 e R.M. alle 14,50. Non riesco a distogliere il pensiero dal timore che il Sonovue (liquido di contrasto dell'ecodoppler ) mi ricausi quell'accidente di attacco allergico capitatomi la scorsa volta; e considerato che sono ormai le 13 e che la mia "metamorfosi" avviene dopo quasi un'ora dall'assunzione del farmaco ... si aggiunge anche il timore che possa farmi saltare la R.M. o peggio ancora che si possa verificare in fase di R.M.
Dopo la solita attenta "ecografata" della tirocinante (o collaboratrice?) ecco la mia Dott. (sono quasi le 13,30) che si prende cura di me. Entro inevitabilmente nel discorso e lei, quasi non aspettasse altro, ribatte immediatamente che preferisce non rischiare sommando "l'effetto" di due liquidi di contrasto; pertanto oggi si accontenta dell'eco senza contrasto e punta tutto sulla R.M. Anche perchè, aggiunge, l'ecocontrasto non consente di controllare in contemporanea l'eventuale attività dei numerosi noduli presenti, cosa invece possibile con la R.M.
Raggiungo il reparto di radiologia al Malpighi ed attendo la chiamata. Sono circa le 15,30 quando l'infermiere mi inserisce l'ago cannula e proprio in quel momento rientra il paziente precedente con il braccio sanguinolento; l'infermiere gli cambia il tampone d'ovatta e gli ribadisce di tenere premuto per almeno 15 minuti, poi si rivolge a me dicendomi che oggi è già la seconda volta che un paziente torna indietro gocciolando sangue (e lui deve pulire anche il pavimento) e mi intima (scherzosamente) di non farlo anch'io e di tenere premuto bene quando mi toglierà l'ago. Gli prometto che giammai farò una cosa del genere ... ed entro nel tunnel.
Questa volta dimenticano di darmi i tappi per le orecchie e quindi mi gusto appieno il "concerto" modello "heavy-metal" del D.J. di turno; ma il vero supplizio lo crea la posizione delle braccia allungate all'indietro che deve essere tenuta per tutto il periodo (circa 3/4 d'ora). I soliti "un bel respiro, fuori il fiato, fermo senza respirare" ripetuti all'infinito e ... fine del tunnel.
Mentre vengo "decannulato" si presenta il tecnico che mi chiede come sto e quando ho fatto l'ultima termoalblazione; rispondo "bene" e "un mese fa" e penso subito a qualcosa che non va, ma (imbecille come al solito ... o per paura di ricevere una conferma ai miei pensieri) non chiedo il motivo delle domande e rimango così nel logorante dubbio.
Nel rivestirmi sento il braccio umido e mi accorgo che il tampone è intriso di sangue; non mi era mai successo prima !!! Premo immediatamente sulla vena ed esco annuendo silenziosamente all'infermiere che stà ripetendo "mi raccomando ... tenga premuto per 15 minuti!". Dovessi morire dissanguato ... non tornerò indietro a fare il terzo della giornata!
Sono quasi le 17 e mi attendono: un panino "prosciutto e formaggio" nell'immediato e ... due tre giorni di stressante attesa nel futuro prossimo!

26/7 - Telefono in reparto e riesco a parlare col Dott. - La risonanza non ha rilevato attività nella zona trattata (bene), epperò ha rilevato molte fistole nella restante parte di fegato (cosa tralaltro già precedentemente segnalata) ed un paio di queste (nella zona portale) impediscono un controllo più approfondito della zona (male).
Dovranno discuterne tra specialisti e trovare il modo di ... tenermi meglio sotto controllo ! Se ne riparlerà comunque a fine estate (settembre?)

Faccio fatica a capire se il referto è positivo o negativo e quindi mi aggrappo al vecchio motto ... potrebbe andare meglio ma poichè potrebbe andare anche peggio .....


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