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Vaderetrum del piRlota
"Questa volta è andata proprio bene! - di Gianluca"


Cari amici della lista, sto giro è andata bene, ma proprio bene.

Ore 14.00 sono al campo, non è una bella giornata, tanta foschia, rinuncio ad un giro fuori campo e decido di fare solo qualche giro nel sedime. Per non perdere troppo tempo decido di non mettere le benzina che mi sono portato, come sempre dietro, “tanto per fare un paio di giri campo mezzo serbatoio basta e avanza”
Decollo......appena staccate le ruote da terra mi rendo conto di essere avvolto nel pantano più assoluto, quello che da terra sembrava un po di foschia diventa una barriera invisibile. Realizzo immediatamente che non è possibile riatterrare, non si vede nulla.

Ecco ci siamo, sono vivo, ma ancora per quanto.
Questione di attimi, voglio vivere, non mi arrendo a una fine così stupida.
Quota, ho bisogno di quota, tutta canna a salire, mi concentro sull’orizzonte artificiale, sulla velocità e sulla quota.
Non so come, ma concentrandomi sull’orizzonte riesco a tenere l’aereo dritto, la velocità c’è, la quota sale.
Ho il cuore in gola, so per certo che nei dintorni non ci sono ostacoli, mi dirigo verso nord, la sicuramente la nebbia non c’è.
Arrivo a 1500 ft, mi sembra di averci messo un eternità, si apre il mondo sopra la nebbia c’è una giornata meraviglioso, ma sotto la nebbia è compatta, non vedo buchi.

Dove vado ??? Boscomantico, proviamo Boscomantico, imposto il gps e mi avvicino, piano piano la nebbia si dirada, speriamo.
Mi chiedo se è il caso di chiamare verona approch, per il momento desisto, non voglio creare allarmi.
Piano piano mi rendo conto che Boscomantico non è raggiungibile, annaspo nel bagagliaio per prendere il portolano, con l’agitazione che ho addosso non ricordo la frequenza. La trovo ma inutile, davanti c’è il muro.

Lago di Garda, riva bresciana, imposto le panizze, dirigo verso ovest, sono all’incirca su peschiera, un paio di minuti ma niente chiuso anche a ovest.
E ora nord, forse trento, ma la benzina ....cretino che sono !!!
Verso nord la situazione migliora, costeggio il garda verso nord.
Finalmente la poltiglia si dirada comincio a vedere terra.
E mo.....

Un attimo, a caprino/costermano c’è una pista piuttosto lunga per i mie standard, 500 mt., dove d’estate atterrano soprattutto tedeschi in visita sul garda.
La conosco, ci sono già atterrato.
Comincio a calmarmi, mi avvicino, non c’è sul gps ma so più o meno dovè.
Scollino e ...maledizione è ancora tutto innevato, oggi non è la mia giornata, ma sono ancora vivo e questo mi da coraggio, il peggio è passato.
Cerco e finalmente la trovo, i cinesini si intravedono sulla coltre nevosa, la benzina lambisce la riserva DEVO ANDARE GIU.
Mi preparo per l’atterraggio, sono calmo e tranquillo, finalmente.
Atterro senza problemi è in un attimo sono fermo, sono ancora vivo e questo mi basta e mi avanza.

Chiamo il campo e comunico la situazione. Non scendo, sono nel deserto aspetto. Finalmente dopo un oretta arriva Davide, ha portato benzina e le coperte.
Stasera Pegaso dorme qui, smonto il gps e le cuffie, salgo in macchina e comincio a darmi del coglione, come ho potuto commettere una leggerezza del genere.

Sono stato fortunato, ho commesso un sacco di errori, ognuno dei quali singolarmente avrebbe potuto costarmi la vita ma è andata bene, questa volta.
Morale della favola, accetto di fare la figura del fesso del cretino, di mettermi alla berlina e al pubblico ludibrio, me lo merito, incondizionatamente, ho fatto una cazzata grossa come una casa ma questa volta non ho pagato pegno. Altri meno fortunati di me c’hanno lasciato le penne.

A me la lezione è servita
Questa mia disavventura sia di monito a tutti, le ruote si staccano solo quando c’è visibilità e anche quando sembra solo sufficiente lasciate perdere, può non bastare.