Aviazione Leggera On Line Il grande sito dell'aviazione sportiva italiana

Un Raid improvvisato





















Partiti da Dovera per Valle Gaffaro e Ali di Classe con l'intenzione di fare un bagnetto e rientrare in giornata, abbiamo intrappreso una follia che ci ha portati sino a Termoli rimanendo fuori ben 4 giorni senza la benche' minima organizzazione: ne' mutande o magliette di ricambio, ne' spazzolino da denti, nulla: solo shorts, maglietta e sandali ed uno zainetto con un asciugamano da spiaggia e un costume da bagno.

Se non fosse stato per la disponibilità e gentilezza, direi quasi imbarazzante dei gestori dei campi ove ci siamo fermati, probabilmente dopo le prime difficolta' logistiche saremmo tornati a casa con la coda fra le gambe, ma ...

A Senigallia il Generale Armante Massacesi ha sacrificato almeno cinque ore del suo tempo per scarozzarci in giro e trovarci un posto per dormire, impresa invero quasi impossibile. Non contento, la mattina seguente e' venuto a prenderci in albergo e ci ha portati al club nautico di Senigallia, di cui e' socio fondatore, per raccontarci alcuni aneddoti interessanti ed offrirci la colazione. Cosa possiamo dire, se non ringraziare di tutto cuore e sperare di riuscire un giorno a ricambiare.

A Val Vibrata siamo rimasti veramente stupiti dall'organizzazione.
In pochi minuti eravamo gia' su un furgone con alcune taniche diretti al vicino benzinaio. Remo stesso ci ha poi aiutato a legare i velivoli agli appositi anelli sul piazzale antistante l'hangar. La cena, luculliana, direttamente in aviosuperficie ed il pernottamento in un bellissimo miniappartamento dell'agritour distante solo 100 m, il tutto ad un prezzo convenientissimo, ci hanno fatto esclamare: ma questo e' il posto ideale !
Grazie ... e complimenti per l'organizzazione del campo e per l'accoglienza gastronomica!

Avviatici verso Termoli la radio del mio socio tira le cuoia, aveva del resto già dato diversi segni di cedimento. Bellissime comunque le colline abruzzesi e soprattutto il Gran Sasso e la Maiella che per un bel tratto ci accompagnano sulla nostra destra. Aggirato il CTR di Pescara sbuchiamo sulla costa poco prima di Vasto e in men che non si dica siamo su Termoli, giusto in tempo per vedere alcuni caccia militari in esercitazione sulle colline (dalla vicina Amendola) a quote veramente bassissime, da brivido.

A Termoli la nostra buona stella non ci abbandona, anzi, incontriamo subito Renato e Nicola che, masticando un po' di elettronica, si offrono di dare una guardatina alla radio di Oscar. Come prevedibile, la cosa va per le lunghe ed occorre fare una scappatina alla GBC di Termoli per acquistare alcuni elementi.

Nel frattempo sono passate almeno due ore. Renato ci porta al negozio e poi in spiaggia, ci raccomanda un ristorantino e promette
di venirci a prendere nel pomeriggio per continuare il lavoro sulla radio.
Il mio passeggero e fotografo Marco Gargiullo ne aprofitta per acquistare un caricabatterie per il suo cellulare, che ovviamente, essendo tre giorni prima partiti per rientrare in giornata, nessuno di noi aveva appresso. Marco non vive senza cellulare, ne ha ben tre, ed ha sofferto molto per il fatto di riuscire a renderne operativo uno solo ...
Tosto verso le cinque torniamo al campo con Renato e Nicola che ci vengono a prendere in spiaggia e dopo almeno un'altra ora di
lavoro finalmente la radio funziona.

A questo punto decidiamo di fare una capatina alle Tremiti che si intravvedono appena, ma costituiscono un'attrazione irresistibile.
Essendo partito Oscar da solo, portiamo con noi Nicola.
Indossiamo i giubbotti salvagente autogonfiabili e iniziamo un volo bellissimo a bassa quota sul mare, facendo marameo ai traghetti che proprio da Termoli partono per le Tremiti.

Le isole sono uno spettacolo veramente incredibile; le sorvoliamo e le risorvoliamo almeno tre volte, prima che la serata un poco nuvolosa ci convinca a ridirigere la prua verso la penisola. I 47 km di mare aperto dritti verso il tramonto mi rimarranno impressi per sempre.

Torniamo al campo giusto poco prima che il sole scompaia dietro i colli e ... ora siamo, come si suol dire, in mezzo a una strada.
Durante la giornata non ci eravamo preoccupati di nulla: abbiamo mangiato fatto il bagno e pensato alla radio e alla Tremiti, ma a nessuno di noi è venuto in mente che per la notte occorre trovare un posto per dormire.
Naturalmente Nicola si offre di trovarci un alloggio, ma non solo: come se fosse la cosa piu' naturale del mondo, ci invita a cena a
casa dei suoi genitori. Conosciamo la mamma, gentilissima e ottima cuoca, il papa', deltaplanista all'antica e la sorella, che lavora per la Piaggio in Toscana. Siamo accolti come membri di famiglia e, dopo una cena che sostanziosa è dir poco (deliziata da un prosciutto crudo fatto in proprio), siamo accompagnati in un vicino albergo che ovviamente "qualcuno" aveva gia' prenotato. Ci diamo appuntamento al mattino seguente e Nicola viene a prenderci di buon ora per portarci al campo.
Grazie mille ... speriamo di riuscire a ricambiare prima o poi.

Il tempo volge al brutto e abbandoniamo l'idea di spingerci in Puglia verso Masseria Modesti. Torniamo a Val Vibrata, ove beviamo un caffe' e poi ripercorriamo la nostra rotta a ritroso fino a Senigallia.
Memori dell'esperienza all'andata, prevediamo che l'atterraggio verso il mare sara' un cinema. E' ormai quasi mezzogiorno e pensare di atterrare dal mare con la brezza marina, peraltro sostenuta, in coda e' impensabile. Dunque impostiamo il circuito bassi bassi sulle colline, ma pare proprio che questi bastardi di velivoli non vogliano proprio scendere.
Il mio primo tentativo e' quasi ridicolo: avrei toccato, forse, a tre quarti di pista. Dopo ben tre riattaccate di entrambi, riusciamo a prendere terra abbastanza decentemente.
Il pomeriggio, dopo un bagno in mare, ci raggiunge il brutto tempo ed il mio passeggero ed io decidiamo di rimanere a dormire a Senigallia, mentre Oscar non resiste al richiamo del mare e aggira tosto il CTR di Rimini al largo per raggiungere Valle Gaffaro, ove lo aspetta un amico.

Al mattino seguente il tempo è decente e di buon ora Marco ed io decolliamo verso Ozzano, ove pensiamo di far uso dell'utilissima pompa self-service, perche' il mio P92 ha una certa sete.
Scorgiamo numerosi bellissimi borghi sulle colline marchigiane e lasciamo San Marino sulla sinistra, sinistramente avvolta nelle nuvole.
Imbocchiamo il corridoio fra le ATZ di Forli' e Cervia e ci immergiamo nella fitta foschia padana.
A Ozzano incontriamo un ragazzo con uno Storm, partito al mattino da Salerno e diretto a Mantova, che si è fatto secco tutti gli Appennini un po' sopra, un po' sotto e un po' dentro le nubi: che coraggio!

Da Ozzano a Dovera è una passeggiata senza storia. Allarghiamo un po' a nord per aggirare il CTR di Bologna ed è poi il mio P92 stesso che dirige automaticamente la prua a ovest-nord-ovest; in padania lui la via di casa la conosce ormai meglio di me.

Cordiali saluti a tutti,

Michael Oberegger (I-6412)