Aviazione Leggera On Line   Il grande sito dell'aviazione sportiva italiana
 

Dal "Rocky Mountains News", 11 Gennaio 2002

Pilota sopravvive a due incidenti nell'arco di diciotto ore

Dopo essere uscito vivo dal primo incidente, rischia la morte durante le operazioni di soccorso

di Charlie Brennan e Sarah Huntley

(NdT La traduzione è volutamente letterale per rispettare la tipica forma giornalististica americana - Paolo Piana)

DURANGO - Se fosse stato un gatto, di nove vite oggi ne avanzerebbe solo più sette.

Un pilota che Mercoledì 9 Gennaio aveva camminato per circa sei ore nella neve alta fino al ginocchio dopo essere precipitato sulle montagne della Contea di La Plata con un monomotore Cessna e due passeggeri a bordo, è sopravvissuto ad un secondo incidente solo poche ore più tardi.

Justin R. Kirkbride, uno studente di 31 anni di Farmington (New Mexico) si era imbarcato su un elicottero del soccorso militare ed aveva infilato il visore notturno per aiutare nelle ricerche dei suoi passeggeri feriti. L’elicottero MH53J Pave Low circa alle 3:15 del mattino di Giovedì stava cercando di calare il verricello per recuperare i due uomini bloccati dalla neve quando il suo rotore principale ha urtato un albero.

L’elicottero del 58° Operazioni Speciali dell’Aeronautica è stato costretto a compiere un "atterraggio duro" a meno di un miglio dal relitto del Cessna.

"Cose che capitano - ha detto Kirkbride Giovedì pomeriggio - non le puoi controllare, ma puoi anche cavartela"

Oltre a Kirkbride, a bordo dell’elicottero decollato dalla base dell’aeronautica di Kirtland nel New Mexico, c’erano sei uomini dell’equipaggio dell’Aeronautica ed un operatore del soccorso della Contea di La Plata. Nessuno è stato ferito in modo grave.

La storia della sopravvivenza di Kirkbride e del suo tenace eroismo hanno fortemente impressionato tutti i soccorritori.

"E’ stato attraverso il contatto telefonico del pilota che siamo stati in grado di individuare la posizione del Cessa. Questa è stata una cosa notevole" ha detto Joanne Spina, portavoce della Contea di La Plata. "Poi l’elicottero militare che cade … è davvero una storia singolare, così come la sua presenza di spirito attraverso tutto quanto è successo".

Kirkbride era decollato alle 10:30 di Mercoledì 9 Gennaio da Farmington, circa 100 Km a sud del punto dell’incidente per un giro panoramico sulle Montagne di San Juan con il suo amico Tommy Robbins, 48 anni, da Kirtland e suo cognato Larry Dimond, di St. Petersburg, Florida.

Il volo doveva durare due ore, ma dopo un’ora il quadriposto Cessna 172 preso a noleggio ha iniziato a manifestare problemi nel mantenere la quota.

Kirkbride, che vola da 18 mesi, ha detto di essere riuscito a rallentare l’aeroplano e di averlo fatto impattare su alcuni alberi, urtando con la coda. Il relitto, ritrovato 22 ore più tardi, risultava infilato fra le conifere.

Il pilota ed i suoi passeggeri, temendo un incendio dovuto al carburante disperso, si sono allontanati dall’aereo e si sono stretti l’un l’altro per circa 15 minuti. Quindi Kirkbride ha iniziato ad arrancare nella neve, avventurandosi nel bacino del Dutch Creek a nord-ovest di Durango, salendo a volte in cima alle colline nella speranza di trovare il segnale del telefono cellulare. Kirkbride, un uomo grande e grosso, con solo un’escoriazione in fronte a ricordo della sua odissea, ha detto di non aver mai pensato a rinunciare.

"Io sono il pilota comandante. Loro sono i miei passeggeri ed io me ne devo occupare" ha detto. "Sapevo dove eravamo ed ho capito che dovevo cercare il segnale per il mio telefono. Impaurito non è la parola corretta, ma ero molto preoccupato per i miei passeggeri".

Al primo accenno di segnale, Kirkbride, ha fatto il numero del servizio aereo di Farmington. Poteva sentirli, ma purtroppo non viceversa. Il pilota frustrato si è arrampicato su un’altura per ottenere una migliore ricezione, riuscendo infine a mettersi in contatto con Butch Knowlton, il direttore dei servizi di emergenza della Contea di La Plata.

Knowlton stava coordinando i soccorsi, che avevano iniziato le ricerche poiché il Cessna non aveva rispettato l’orario di ritorno previsto. Il localizzatore d’emergenza dell’aeroplano (ELT) aveva funzionato brevemente dopo l’impatto, emettendo un singolo segnale, ma poi si era ammutolito.

Kirkbride ha dunque guidato verso di lui da terra i soccorritori della Guardia Aerea Civile. "Era scosso, ma ha mantenuto la padronanza di sé" , ha detto Knowlton. "Quando ha visto l’aereo del soccorso, è stato possibile percepire nella sua voce il sollievo e l’eccitazione".

La Guardia Aerea Civile ha quindi fatto arrivare un elicottero che ha tirato su Kirkbride ed è poi rimasto in volo per altri 40 minuti, con i soccorritori che scandagliavano il paesaggio. Quando è diventato troppo buio per vedere il suolo, sono tornati alla centrale operativa, dove Kirkbride ha iniziato ad osservare le mappe, cercando dei punti di riferimento familiari.

Dopo mezzanotte, Kirkbride e Keith Roush, 53 anni, del gruppo di soccorso di Durango sono quindi risaliti sull’elicottero militare per riprendere le ricerche. L’elicottero è riuscito a localizzare il Cessna e stava cercando di mantenersi sopra il relitto quando il rotore ha urtato un albero. "Ero seduto dietro e mi sono solo reso conto che stavamo roteando ed atterrando duro" ha detto Kirkbride. Roush, che non aveva le cinture allacciate, ha dovuto aggrapparsi nell’impatto.

"Sapevo che stavamo precipitando ma non sapevo quanto duro sarebbe stato l’impatto, se ci saremmo ribaltati o semplicemente schiantati" ha detto Roush. "La coda ha toccato per prima, quindi c’è stato un forte scossone, quindi anche la parte anteriore ha urtato il terreno".

L’elicottero è precipitato a solo poche centinaia di metri dal Cessna, ma il terreno scosceso ha impedito ai sopravvissuti dei due incidenti di incontrarsi fra loro. Gli uomini dell’elicottero hanno acceso un fuoco e si sono accampati alla meglio nella notte gelida.

"Ho cercato di mettermi nei panni di Kirkbride, ma non sono riuscito ad immaginare più di tanto" ha detto Ron Gibson, portavoce del 58° Operazioni Speciali dell’Aeronautica. "E’ veramente un tipo tosto".

Un gruppo di soccorritori su gatti delle nevi e motoslitte è riuscito a raggiungere il Cessna prima dell’alba. Un secondo elicottero ha individuato quello precipitato dopo le dieci del mattino ed ha portato ai superstiti acqua e cibo, in attesa di programmare piano d’evacuazione.

Kirkbride, Roush e l’equipaggio dell’elicottero si sono portati su un rilievo a circa 3000 metri, dove sono stati raccolti dalle motoslitte ed avviati verso il Mercy Medical Centre di Durango. Il cognato risultava aver subito il trauma peggiore, con la frattura di una caviglia ed una gamba. L’amico si è rotto due costole, Kirkbride e gli altri sono stati visitati e dimessi.

La Federal Aviation Administration ed il National Transportation Safety Board stanno collaborando nelle indagini. E’ troppo presto per ipotizzare la causa che ha fatto cadere il Cessna, dice Aaron Sauer, investigatore dell’NTSB. Knowlton ha detto di sospettare che il piccolo aeroplano fosse sovraccarico e stesse volando ad una quota troppo elevata. Ciò non ostante, si è complimentato con Kirkbride per la sua prontezza di spirito. "Ha capito che doveva metter giù l’aereo facendolo impattare in modo da salvaguardare l’incolumità di chi c’era a bordo" ha detto. "Di solito i piloti cercano di volare finché l’aereo non cade giù. Kirkbride ha davvero fatto un gesto eroico".