Cafè Olè

Ormai abbiamo scoperto l'acqua calda: un paese vicino al nostro dove volare è facile, dove i paesaggi sono stupendi, dove la gente è simpatica e disponibile, dove si mangia bene e dove le ragazze sono carine...
Ancora una volta la Francia,... e non sarà l'ultima perchè in tre diversi raid abbiamo visitato si e no 1/100 del suo territorio.

Mercoledì sera

Ci troviamo a Beltrutto, il campo volo di Federico. Io, Flavio con il P92, Federico e Giorgio con il Calima, Andrea con in Bingo, Lucio con il Dynamic, Roberto con il Texan, Giorgio e Virginia con il Savannah. Una cena frugale (!) ed un briefing pre-volo prima del passaggio delle Alpi. Durante la notte Lucione rischia di essere soffocato dai vicini di letto a causa del suo russare assolutamente incontrollato.







Giovedì

Sveglia all'alba, spediamo i piani di volo e partiamo per GAP. Le Alpi sono velate ma il passaggio dal colle della Maddalena è piuttosto tranquillo anche se su Barcellonette ci prendiamo qualche goccia d'acqua. Niente di preoccupante. In pochi minuti siamo a Gap-Tallard.
L'aeroporto di Gap continua a stupirmi, e tutte le volte che vi ci atterro (sono ormai cinque o sei) rimango allibito dalla mole di traffico e dalla totale informalità delle comunicazioni, lasciate il più delle volte all'autoinformazione.
Atterri con i parà che ti sfrecciano a destra della pista a non più di 40-50 metri, un Twin Otter che atterra in senso contrario al tuo sulla pista che non occupi tu. Elicotteri che vanno a fare carburante seguendo a debita distanza i mezzi in rullaggio. Un magnifico caos.






La signorina dell'ufficio è sempre gentilissima e ci chiude i piani di volo telefonicamente con Marsiglia. Tra l'altro hanno appena messo la pompa per la benzina verde (Euro 1,30) e ne approfittiamo visto che costa meno che al distributore. Colazione, una telefonata a Salon per concordare il passaggio del CTR senza trasponder (in italiano ci dicono: venite, vi aspettiamo!, proprio come da noi insomma...), acquistiamo un po' di carte e il kit VFR al negozietto locale e si riparte. Lucio ha appena fatto arrostire la sua nuova bellissima radio per cui andrà avanti con una palmare di scorta.
Scendiamo la valle della Durance e ci mettiamo in contatto con Salon dove la Patruille de France è appena atterrata dal suo quotidiano addestramento.
Concordiamo il passaggio del CTR e, dopo aver riportato i punti indicati, atterriamo a Salon-Eyguieres, una enorme distesa di terra riarsa dal sole. Posto davvero bruttino.
Qui abbiamo appuntamento con l'amico Gerard e con il suo allievo Sylvain che completerà con questo raid, il suo addestramento per il brevetto ulm. Verranno con noi con il delta DTA di Sylvain e noi carichiamo i loro bagagli.




Uno spuntino presso un bistrò locale e ripartiamo in direzione di Millau.
Bel tragitto anche se piuttosto turbolento. Sorvoliamo il Rodano, passiamo vicini al romano Pont du Gard, vediamo in lontananza Avignone e attraversiamo una serie di montagne, non molto alte ma piuttosto varie fino al bellissimo (e quasi deserto) aeroporto di Millau. Qui ci accolgono con grande gentilezza e ci offrono posto in hangar. Ci permettono inoltre di montare le tende fuori dall'hangar e ci prenotano il ristorante ad un paio di Km. (il ristoratore ci farà accompagnare con due auto all'aeroporto, dopo la cena). Che volete di più?






Venerdì

Sveglia e colazione al vicinissimo autogrill autostradale. Andiamo in torre per pagare e con noi si mette in coda una graziosa ragazzina diciottenne che se ne va a spasso sola soletta con un Robin. Una foto, qualche parola e un "au revoir" prima del decollo.
La meteo non promette bene e non possiamo programmare il volo voluto fino a Biscarosse, la base idro vicino a Bordeaux dove partivano i famosi aerei dell'Aeropostale diretti in l'Africa.
Dirottiamo sulla costa dove il tempo sarà buono ma prima passiamo a fotografare il ponte di Millau, il più alto del mondo, vero capolavoro di ingegneria.
Volo bellissimo su delle montagne spettacolari anche se non alte. In pianura, in vista del mare ci aspetta un po' di foschia e molta umidità.
Percorriamo la rotta VFR che passa esattamente sopra tutte le spiagge da Narbonne-Plage e Perpignan, anzi a Torreilles dove atterriamo su una attrezzata base ulm con due piste a 90 gradi. Solito montaggio del campo base e pomeriggio al mare, seguito dalla cena davanti al maxi-schermo a vedere la partita Francia-Togo e a mangiare cozze e patate fritte: slurp....!!!! Per fortuna la Francia vince e ce ne andiamo via tranquilli sul furgone messoci a disposizione dal gestore del campo di Torreilles, Michel.
















Sabato

L'idea è quella di andare in Spagna e di fare un giro attorno a Gerona, sorvolando la costa e alcuni campi volo del posto. Appena decollati ci aspetta una brutta sorpresa: la base delle nuvole è a circa 400-500 piedi e non c'è modo di passare i Pirenei se non per mare, cosa che scarto subito (il mare mi piace tantissimo ma a volarci sopra, fuori da qualsiasi cono di sicurezza non ci penso neppure) per cui decidiamo di tornare alla base.
Prima di invertire la rotta provo a percorrere la base dei Pirenei fino all'autostrada dove scopro che il cielo è pulto e la visibilità ottima. Purtroppo non riesco ad informare tutti gli amici per radio e procedo fino al campo volo spagnolo di Viladamat, di proprietà di un gentilissimo signore Italiano, Pino.
Telefonata agli altri e dopo un'oretta siamo di nuovo tutti insieme per la "paella" che consumiamo con "mucho gusto" in un ristorante dove Pino ci trasporta in auto (tre giri all'andata e tre al ritorno...).
Lucione decolla per Torreilles per la S.Messa ma appena atterrato ci informa che al di la dei Pirenei la situazione è sempre brutta e promette anche peggio per cui decidiamo di ritornare indietro. In effetti, come al mattino, bisogna fare la rotta sulla spiaggia a non più di 400 piedi. Riesco a vedere le mamme che preparano le cena nei palazzi che si affacciano sul mare...
Pazienza, la nostra permanenza in Spagna è stata troppo breve ma ci sarà modo di ritornare.











Domenica

A Nord temporali dappertutto, forse se torniamo indietro sulla costa riusciamo a starne fuori. La decisione è presa: rotta verso l'aeroporto di Nimes Courbessac. Anche questo tratto è bellissimo con mare da una parte e lagune dall'altra per km e km. I temporali sono vicini ma ci regalano solo qualche goccia sul parabrezza.
Facciamo le debite deviazioni per evitare i CTR di Montpellier e Bezier e atterriamo all'eroporto di Nimes in tempo per permetterci un pomeriggio culturale: visitiamo l'arena romana e il tempio chiamato la "Maison Carrè" (non senza spararci una bella entrecote nello stomaco).
A pomeriggio inoltrato Sylvain propone di tornare alla sua base di Salon e di andare tutti a cena e a nanna a casa sua. Dal momento che i nostri raid si distinguono per la totale tranquillità con cui si svolgono decidiamo di accettare l'invito e dopo un brevissimo volo ci sorbiamo dei lunghissimi trasferimenti in auto verso la bella casa di Sylvain, dotata di piscina e di un appartamento a nostra completa disposizione.
Cena a base di pizza e specialità locali: Pernod, vino, e champagne... La notte non scorre tranquilla per Lucione che "infastidito" dal russare di qualcun'altro, piazza materassino a sacco a pelo all'esterno. Poveri abitanti delle case vicine...




















Lunedì

Partiamo per Gap e con nostra sopresa anche Gerard e Sylvain ci accompagnano. Concordiamo nuovamente l'attraversamento del CTR di Salon ma qualcosa non funziona perchè appena decollati un Mirage ci sfreccia davanti alla stessa nostra quota su rotta perpendicolare alla nostra, un minuto avanti a noi.
Evidentemente in Francia funziona così anche se a me non piace tanto. La prossima volta monto il trasponder che, se da noi non serve, in Francia significa maggiore libertà di azione.
Pranziamo a Gap e facciamo rifornimento. La solita gentilissima impiegata si da da fare per trovarci un aeroporto dove sia possibile cenare e montare le nostre tendine: telefona ad Aspres, a Barcellonette e poi a St. Crepin dove ci aspettano volentieri. L'impiegata ci fa 6 fotocopie della carta dell'aeroporto e ci augura buon volo !
Volo breve ma bellissimo sul lago di Embrun e un aeroporto che è in un posto da sogno: 2900 piedi di altitudine, due piste (una in asfalto e una in erba), un paesino che sembra preso da una cartolina, il campeggio a fianco dell'aeroporto ma... ristoranti tutti chiusi!!! Per fortuna un negozietto è ancora aperto e lo saccheggiamo per andare a cenare in campeggio. Alla fine dobbiamo ammettere che si sta benissimo: temperatura perfetta, tranquillità, cibo ottimo e spesa modesta!
La notte scorre tranquilla per tutti (o quasi visto che uno di noi si è dimenticato il sacco a pelo in aereo...) e la temperatura permette un sonno meraviglioso.











Martedì

Decollo alle 8,30, direzione colle della Maddalena passando per il col de Var. Anche qui tutto bellissimo ma dobbiamo fare tutti un paio di "360" per salire dai 2900 piedi dell'aeroporto agli 8000 necessari per entrare in valle. Continuiamo a restare al fresco fino alla discesa dove la classica "fogna" padana ci accoglie con il 90% di umidità e 34 gradi di temperatura.
Non importa. A Beltrutto riusciamo anche a fare una bella scorpacciata di ciliegie "Vallauri" prima di salutarci tutti e di tornare mestamente alle nostre occupazioni....

Conclusione

La Francia è stata creata da Dio per volarci sopra: un aeroporto ogni 20-30 Km, persone gentili e disponibili (dopo esserci andato molte volte non ho più dubbi al riguardo), paesaggi molto vari e un territorio grandissimo, tutto da scoprire. E' vicinissima e burocrazia e chiarezza delle procedure la rendono facile anche per chi non è abituato a volare all'estero.
Bene, per i prossimi anni so ancora dove programmare i miei voli estivi.
Altra cosa: la compagnia di amici ormai collaudati fa di questi raid una straordinaria occasione per passare insieme le molte ore a terra parlando di ciò che più ci piace: volare.

Flavio


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