SABATO 15: Caricato tutto il bagaglio e fatto il pieno la sera prima, alla 7,30 arrivo sul campo e dopo i controlli prevolo decollo alla volta di Gaggio in Piano, dove arrivo verso le 8,30.
Circa 15 "Atrezzi Sportivi" riempiono il parcheggio e vengo quindi invitato a parcheggiare il mio rosso P92 col 582 sulla pista di rullaggio al fianco di altri mezzi arrivati poco prima.
Scarico tenda sacco a pelo e bagagli (che verranno trasportati dai due furgoni dell'organizzazione) ma mi tengo a bordo 1 Kg. d'olio per la miscela e la pompa elettrica per il travaso (non si sa mai!).
Durante l'immancabile e doveroso giro di saluti ai vecchi e nuovi compagni d'avventura, vedo lo Zenair di Luca Colombo tutto cosparso di telecamere e nastri adesivi: il solito megalomane penso io, e invece vengo a sapere che avremo al seguito una giornalista e un cineoperatore che hanno avuto l'incarico di eseguire un servizio sul raid che andra' in onda probabilmente anche su "Stream".
Passate le 12 (e' ormai scontato che sono l'ultimo a partire dietro Rodolfo e Luca) rotta 81° per aggirare CTR di Bologna e verso le 13,30 posiamo le ruote a S.Arcangelo di Romagna per il pranzo e li' troviamo subito chi paghera' da bere questa sera: un partecipante (non facciamo nomi!) si e' ... autodirottato a Barberino del Mugello (bello il GPS se metti S invece di N e lo segui alla cieca!)
Dopo il pranzo mi dicono che dovro' portare a bordo Arianna, la giornalista (notevole passo in avanti rispetto a "Bianca" che ho imbarcato l'anno scorso!).
Completiamo i rifornimenti e alle 18,30 decolliamo per Valvibrata dove arriviamo alle 20,15 con una piatta rara per questo campo. Veloce montaggio della tenda e tutti a cena.

DOMENICA 16: Sara' il sole, sara' il caldo, alle ore 5 mi alzo e trovo Rodolfo intento a scattare fotogrammi a destra e a manca. Alle 10 decolla l'ultimo (cioe' io) dei 25 velivoli partecipanti al giro; ci troveremo tutti a Campomarino tra circa un'ora e mezza.
Alle 11,30 puntualissimi, arriviamo in vista del campo: lungo ma in pendenza e col vento e la "T" che dicono di atterrare in discesa. Pur con titubanza atterro in discesa e mi mangio quasi 3/4 della pista prima di fermarmi. Nel liberare mi accorgo del Dimona che e' parcheggiato quasi in fondo pista ed e' molto basso ... anzi ... senza carrello! Ha avuto un'imbardata e, trovata un'asperita' del terreno, ha divelto il carrello finendo sulla pancia; purtroppo per lui il raid finisce qui. Aiutiamo mestamente gli sfortunati amici a smontare le ali (cosi' potranno domani caricare il tutto su un camion) e ci rechiamo in paese per il pranzo.
Rifornimento e decollo (sono le 18) per Altamura. Dopo Castel del Monte mi metto in formazione con Rodolfo e, occhi fissi sul suo SuperBingo, dopo un 360 mi ritrovo in finale per una pista che non riconosco come Altamura e per di piu' mi accorgo di essergli un po' troppo vicino; infatti mi becco la sua scia e atterro un pochino duro sulla pista di "Masseria Modesti" che non conoscevo.
Saluti e decollo per la vicina pista di Altamura alla quale arriviamo, come al solito, col sole negli occhi e vento al traverso.
Impossibile picchettare quindi tenda nell'hangar, al riparo del vento, e tutti a tavola.

LUNEDI 17:Il campo di Altamura e' ... fuori dal mondo e passiamo tutta la mattinata in attesa che i furgoni facciano la spola tra l'albergo (circa 30 KM) e il distributore (15-20 ?). Si decide di saltare Pulsano e puntare direttamente su Lecce; il vento e' sempre forte e i deltisti hanno qualche perplessita' a partire ma alla fine, dopo un volo d'assaggio, si uniscono alle altre partenze. Sono ormai le 13,30 e si accingono a partire anche gli ultimi due P92, ma d'improvviso echeggia un "maremma ... maiala.." seguito da altre colorite esclamazioni Toscanacce. E' Franco che si ritrova con gli alettoni bloccati. Un colpo di vento ha fatto scavalcare il fermo di un alettone (evidentemente gia' storto in precedenza da qualche colpo ... improprio) e non si riesce assolutamente a farlo tornare nella posizione originale; dobbiamo smontare una cerniera e mezzo alettone per ripristinare l'angolazione del fermo. Il fatto ci lascia tutti impietriti al pensiero che se fosse successo in volo ...! Corro a controllare i miei fermi e vedo con sollievo che sono angolati in maniera corretta, cosi' come quelli dell'altro P92.
Alle 14,30 finalmente si decolla e dopo un'ora e mezza di ... samba, marenghe,rock & roll ecc. ecc., arriviamo a Lecce. Due Signore al seguito sono in uno stato pietoso mentre la mia "giornalista/navigatrice", che (come per tutti gli altri viaggi) non ha mai smesso di fare interviste, commenti e stacchi (registrati in diretta dall'operatore Marco sull'aereo di Luca), non da' il minimo segno di stanchezza, limitandosi a dire sorridendo che "si ballava un po', vero arf?". E pensare che e' la prima volta che sale su un ultraleggero! Eccezionale !!
Dopo aver picchettato l'aereo e montato la tenda mi rendo conto che e' da ieri sera che non tocco cibo ma non ho fame; mi nutro quindi con tre gelati due ghiaccioli e un panino carpito a Luca!!

MARTEDI 18: Per la prima (ed unica) volta si parte all'alba delle 7,30. Dobbiamo atterrare all'aeroporto militare di Galatina in una finestra che si chiudera' alle 8,30. Gli addetti alla torre ci vorrebbero vedere arrivare in circuito con almeno 30'' di separazione e quindi decolliamo distanziati di 1' che manterremo sino all'atterraggio. Il volo e' breve (circa 8 minuti) e poiche' davanti a me va in atterraggio l'autogiro, sono costretto ad allungare un po' il sottovento per mantenere la separazione. Atterraggio con il classico stridio dei pneumatici (fa tanto ... macho) e parcheggio a fianco degli MB-339 (ancora piu' macho!!).
Ci accoglie, ospitale e cordialissimo, il Comandante della base che, dopo il Breafing in Aula Magna, ci accompagna a pranzo per poi riportarci in Aula Magna ad assistere alla partita di calcio "Italia-Korea". Se pur con toni un po' piu' contenuti del bar sotto casa, anche qui si fa in tempo a sentire qualche "arbitro cornuto ... venduto" ecc. ecc.
Saluti di commiato e decolli a raffica a partire dalle 16,15. I 3 moschettieri (Athos, Porthos e Aramis; cosi' ci hanno soprannominato Arianna e Marco) chiudono (al solito) i decolli e volano in formazione a Porto Cesareo dove seguono poi la costa sino a Gallipoli per poi rientrare a Lecce.
Abbiamo tempo e decido di anticipare il rifornimento per domani. Per evitare di fare un rabbocco intermedio, faccio il pieno (nel senso di ... pieno!) e per far cio' chiudo il rubinetto di un serbatoio (onde evitare la fuoriuscita dagli sfiati dovuta al conosciuto fenomeno dei vasi comunicanti) ed espongo un apposito cartellino con "BZ CHIUSA".

MERCOLEDI 19: Il programma di oggi prevede una visita ad un sommergibile della base navale di Taranto. Ore 9,30 controlli esterni, interni, via il cartellino "BZ CHIUSA" ... mi chiama Luca: passiamo a nord di Lecce e seguiamo per un po' la superstrada per Taranto; OK.
Torno a bordo, "via dall'elica" e decollo, passo a nord di Lecce e seguo la superstrada; c'e abbastanza foschia e non vedo gli altri due moschettieri.
Dopo un paio di minuti mi accorgo che la superstrada punta verso nord ... forse e' quella che porta a Brindisi ... beh io comunque devo andare verso ovest e quindi viro e l'abbandono; e difatti poco dopo trovo la superstrada corretta.
Un'occhiata (automatica) ai serbatoi ... caspita (non e' proprio l'esclamazione usata!) il serbatoio di destra e' sceso parecchio ... il sinistro e' ancora pieno ... caspita (vedi sopra) vuoi vedere che non ho chiuso bene il tappo e perdo benzina ? Questo e' probabilmente quello che il grande Jack ha chiamato "l'attimo del mona", io (lombardo) potrei chiamarlo "l'attimo del pirla". Decido di chiudere il rubinetto per vedere se cala ancora; qualche attimo e .... "sputter-sputter" il motore cala repentinamente. Nella frazione di un attimo butto giu' il muso, tengo d'occhio (avanti a destra) un bel campo, riapro il rubinetto di destra, guardo il rubinetto di sinistra ... e lo apro; il motore riprende a girare come se niente fosse successo.
Pirla ... pistola ... coaglium ... avevo tolto il cartellino "BZ CHIUSA" PRIMA di aprire effettivamente il rubinetto e DOPO i controlli interni, e poi ero stato interrotto !
Ancora adesso mi chiedo per quale strana ragione il mio cervello avesse pensato ad un tappo chiuso male e non avesse pensato invece (e neanche buttato l'occhio) al rubinetto chiuso; mistero del pirla !!
Guardo la mia passeggera e le chiedo "paura?" - "No, no, neanche un po', ho solo visto l'aereo che puntava verso il basso!" - Sempre piu' eccezionale (o forse incosciente ?).
Atterriamo alle 10,30 e attendiamo il pullmann che ci portera' a pranzo (ottimo) e quindi alla base navale di Taranto dove visitiamo il sommergibile (come faranno a vivere tutti li' dentro e' un mistero).
Alle 18,40 partenza per Lavello dove arriviamo (sole negli occhi) oltre le 20. Tenda e cena come da prassi.

GIOVEDI 20: Poiche' Campomarino (molto isolato e spoglio) era stato scelto solo per la sua lunghezza data la presenza del Dimona, decidiamo di atterrare in sua vece a Termoli che e' piu' vicino al paese e al mare. Decolliamo alle 12 (poteva essere altrimenti?) e atterriamo alle 13 passate usando tutto l'usabile (testa, mani e piedi) in modo abbastanza impegnativo.
Alcuni al mare, tutti a pranzo (ottimo pesce) e ridecollo alle 18,30 per Valvibrata dove atterriamo poco prima delle 20.
Come per l'andata, montaggio tenda e ottima cena seguita, questa volta, da fuochi artificiali (appositamente per noi!) e balli vari (con l'immancabile trenino che ha coinvolto tutti!)

VENERDI 21: Anche oggi cambio d'itinerario (per lo stesso motivo di ieri) e scegliamo il campo di Senigallia (da me conosciuto) che e' a ridosso del mare. Alcuni pero' (vedi toscani ed altri) decidono di rientrare direttamente a casa. Per i restanti, decollo, sempre all'alba delle 11, con arrivo (anche questo abbastanza impegnativo dovendo scendere dalla collina in scivolata continua) dopo le 12.
Tutti al mare e nuotata generale. Alle 14 di buon passo al ristorante che, ci hanno detto, chiude alle 14.30. Rientro al campo e rilassamento generale all'ombra di una bella pianta.
Ore 18,40 ultimo decollo collettivo alla volta di Ali di Classe, meta finale del Raid. Passando a ovest di S. Marino atterriamo ad Ali alle canoniche ore 20. Ultima cena del raid (quasi di gala) e rientro per l'ultima notte (questa volta non in tenda ma con materasso e sacco a pelo nella Club-house).

SABATO 22: Alle 10,40 sul campo di Ali rimangono solo ... i tre moschettieri che decidono di fare l'ultimo tratto in formazione sino a Ferrara, al traverso della quale effettueranno un'apertura per le tre direzioni diverse (Rodolfo=Legnago, Luca=Voghera, Arf= Mantova)

Ciao a tutti e grazie per la piacevolissima compagnia

QUALCHE DATO
25 aerei di cui 4 delta 1 tubi-tela e 20 evoluti
Quasi 2000 Km percorsi

DATI PERSONALI
Ore volate = 16,30-17 (18 d'orametro)
Bz = 240 litri
Olio miscela = 5 litri
Consumi = 15 l/h circa
Media = 120-130 km/h