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La necessità di atterrare corto
Come molti aggettivi usati nel contesto di qualsiasi attività, vuoi pescare, giocare a golf, volare od anche fare soldi, il termine "corto" ha un valore del tutto relativo: è così anche riguardo all'atterraggio. Diamo ancora un'occhiata alla precedente Tabella. Chiedete al pilota di un Robin Aiglon di atterrare su un campo di 300 m scarsi ed egli lo riterrà abbastanza corto, sebbene un altro pilota di mediocri capacità a bordo di un Cessna 152 accetterebbe la sfida con una certa tranquillità. Parimenti, i piloti dei velivoli a pistoni e turboelica menzionati, compreso quel maestoso gigante tra gli aerei leggeri che è il Beech Super King Air 200, guarderebbero con un certo rispetto alle necessità di pista del British Aerospace 125/700, mentre il pilota di un DC10-30 può considerare quest'ultimo jet d'affari di media taglia alla stregua di un aereo leggero (sebbene pesi praticamente quanto un vecchio DC-3). Il fatto è che, con la possibile eccezione degli aerei di linea, tutti gli altri velivoli (mono- e bimotori leggeri privati, aerotaxi con motori a pistoni o turboelica ed addirittura jet d'affari) possono essere prima o poi nelle condizioni di dover atterrare su una pista più corta del normale.
Le possibili cause sono numerose: un incontro d'affari in un luogo servito da una aeroporto più piccolo della media; un volo di addestramento in cui l'allievo durante un trasferimento si trovi a corto di carburante ed anche un po' perso; il pilota privato che dovrebbe cavarsela meglio, ma si trova in condizioni meteo marginali e, come l'allievo, è costretto ad atterrare in un campo di fortuna. Poi c'è la situazione più comune, ovvero il pilota che, per una ragione o per l'altra, desidera atterrare su di un campetto privato.
Mentre questo capitolo è principalmente dedicato a questi ultimi atterraggi, del tutto volontari, molti dei consigli si estendono ai voli d'affari che terminano su di un piccolo aeroporto ed alle situazioni d'emergenza di cui si è parlato altrove. In quest'ultimo caso ci potrebbero essere condizioni meteo sfavorevoli e, ovviamente, la necessità di atterrare nel miglior campo disponibile, sebbene dalla superficie sconosciuta. Questo libro è dedicato agli atterraggi, non alle procedure d'emergenza, quindi ci si limiterà a descrivere quelle situazioni in cui si deve eseguire un atterraggio pianificato su di una pista più corta del solito, od addirittura su un campo non preparato.